E’ uno strano dolore
morire di nostalgia
per qualcosa che non vivrai mai.
Perché è così che ti frega,
la vita.
Ti piglia
e ti semina dentro un'immagine,
o un odore,
o un suono
che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo,
quand'è troppo tardi.
E già sei,
per sempre,
un esule:
a migliaia di chilometri da quell'immagine,
da quel suono,
da quell'odore.
Alla deriva.
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